La stipsi, o stitichezza: sintomi, cause e rimedi principali.
Pubblicato il 17 Luglio 2024.
La stitichezza, o stipsi, è una condizione comune che si caratterizza con difficoltà nel passaggio delle feci e/o un’evacuazione intestinale meno frequente del normale.
Secondo l’American College of Gastroenterology, la stitichezza è definita come una defecazione non soddisfacente che si verifica per almeno tre mesi e presenta una o più delle seguenti caratteristiche:
- Meno di tre evacuazioni intestinali a settimana
- Feci dure o secche
- Difficoltà nel passaggio delle feci
- Sensazione di svuotamento incompleto
- Necessità di sforzarsi durante l’evacuazione
- Dolore addominale
Cause:
La stitichezza può essere acuta o cronica.
La stipsi acuta si distingue da quella cronica per la transitorietà del disturbo che può conseguire a diverse cause, come ad esempio interventi chirurgici, patologie acute, o semplicemente si può manifestare dopo un viaggio per il cambio di luogo e abitudini alimentari.
Anche l’assunzione di farmaci può causare cambiamenti improvvisi nella regolarità intestinale.
Più complicata è invece l’identificazione delle possibili cause di stitichezza cronica e solo un’attenta analisi della storia clinica del paziente può portare sulla strada giusta.
La stipsi cronica dura più a lungo e può essere causata da una varietà di fattori, tra cui:
- Dieta povera di fibre: Le fibre aiutano ad aggiungere massa alle feci e a mantenerle morbide, facilitando il passaggio.
- Scarsa idratazione: Bere poca acqua può causare la disidratazione delle feci, rendendole dure e difficili da espellere.
- Farmaci: Alcuni farmaci, come antidolorifici oppioidi, antidepressivi e farmaci per la pressione sanguigna, possono causare stitichezza come effetto collaterale.
- Condizioni mediche: Alcune condizioni mediche, come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla e l’ipotiroidismo, possono aumentare il rischio di stitichezza.
- Problemi strutturali: Alcune condizioni strutturali, come un restringimento del colon o un tumore, possono ostruire il passaggio delle feci.
- Cambiamenti ormonali: Le donne possono avere più spesso stitichezza durante la gravidanza, il ciclo mestruale o la menopausa.
- Stile di vita: Fattori come mancanza di esercizio fisico, stress e ansia possono contribuire alla stitichezza.
Diagnosi:
- Anamnesi: vengono valutate la frequenza della defecazione, la consistenza delle feci, la necessità di sforzarsi o di usare manovre di pressione (su perineo, regione glutea, o parete retto-vaginale) durante la defecazione, la soddisfazione dopo la defecazione, l’eventuale presenza, quantità e durata dell’emissione di sangue nelle feci. Molto importante è anche valutare la frequenza e la durata dell’uso di lassativi o clisteri. Si ricercano altresì eventuali patologie causali, sintomi che suggeriscono malattie croniche, eventuale precedente chirurgia addominale, utilizzo di altri farmaci etc.
- Esame obiettivo: si ricercano segni di malattie sistemiche, eventuali masse addominali attraverso la palpazione, esame rettale per evidenziare eventuali ragadi, stenosi, sanguinamenti o masse (compresi i fecalomi occludenti), ma anche per valutare il tono anale a riposo, la discesa perineale durante la simulazione dell’evacuazione e la sensibilità rettale
- Esami specifici: Nei casi più complessi potrebbe essere necessario ricorrere ad esami più specifici come esame delle feci, la colonscopia, la sigmoidoscopia, clima opaco a raggi X, la manometria anorettale, lo studio dei tempi di transito intestinale. RX addome, TC addome, ecc.
Rimedi principali:
Nella maggior parte dei casi, la stitichezza può essere alleviata con cambiamenti nello stile di vita e con rimedi naturali. Ecco alcuni consigli:
- Aumentare l’assunzione di fibre: Mangiare più cibi ricchi di fibre, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi.
- Bere molta acqua: Bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno.
- Fare esercizio fisico regolarmente: L’attività fisica aiuta a stimolare l’intestino.
- Evitare di trattenere le feci: Quando si avverte il bisogno di andare in bagno, è importante andare subito.
- Stabilire una routine intestinale: Cercare di andare in bagno alla stessa ora ogni giorno, anche se non si sente il bisogno.
- Integratori di fibre, lassativi, clisteri: emollienti delle feci, osmotici, stimolanti la motilità intestinale (ad es. agonisti serotoninergici), clisteri con acqua o soluzione ipertonica. Sono da utilizzare con parsimonia, solo se non si riesce attraverso il cambiamento di alimentazione e stile di vita e sempre su indicazione medica
- Farmaci: interruzione di eventuali farmaci che causano stipsi (sempre sotto controllo medico)
Non dobbiamo però dimenticare che la stipsi può essere anche il sintomo di alcune condizioni patologiche, di conseguenza il trattamento deve prima di tutto curare le patologie o le condizioni che la causano.